di V.S.
Gaudio
Se volessimo fare un’analisi fantastica di un
personaggio, non che debba essere per forza fiabesco, e così scomporlo in
«fattori primi» allo scopo di rintracciarvi gli elementi per la costruzione di
nuovi «binomi fantastici» come faceva Gianni Rodari, e per inventare altre
storie, così disse, prendiamo la Befana(1) .
E in Roma senza papa(2) cosa prendiamo?
Il papa o Roma?
Che non stanno,
né l’una né l’altro, nelle fiabe, ma fa lo stesso, anzi: eseguendo sul Papa
l’esercizio, quantunque sarebbe stata più paradigmatica nell’ordine fiabesco la
Papessa, si potrà scoprire che l’analisi può essere applicata a ogni sorta di
personaggi, dalla Lucia dei Promessi Sposi alla Julie o alla Sarrasine di
Balzac, al Damín di Volponi o, anche, addirittura, alla Enrichetta, così è
chiamata Enia nella prima traduzione italiana, di Pornografia di Gombrowicz, se
non alla Mamá Grande di García Márquez.
All’analisi, il Papa, di Morselli, come
ne abbiamo cavato gli oggetti della libido ubiquista, avrebbe questi fattori
primi:
- l’Angelo Stuart
- le Mule irlandesi
- Zagarolo.
Per quanto sia apparsa
anche la banana di Enrico VIII, nell’eterotopia dislocata(3) è il doppio bordo
delle mule irlandesi che ha fatto inciampare il critico in qualcosa che gli
faceva comprendere che il fallo significante progredisce così tanto che sente
il bisogno di giocare continuamente con l’angoscia; e così le banane di Enrico
VIII entravano in campo perché, trattandosi della scena della traccia cancellata
di Giovanni XXIV, che era nell’ordine paradigmatico delle due mule irlandesi
giuntegli in dono dall’Isola dei Santi, il luogo dell’Altro è al di là persino
di quello che può apparire nel ritorno del rimosso, il più lontano possibile
non è Macondo ma è Zagarolo.
(…)
´Leggi tutto il saggio di V.S. Gaudio in ►in limine 2012, numero speciale Guido Morselli, a cura di Alessandro
Gaudio e Fabio Pierangeli, Edizioni Nuova Cultura, Roma 2012
1 Cfr. RODARI
G., Analisi della Befana, in ID., Grammatica della fantasia. Introduzione
all’arte di inventare storie, Einaudi, Torino 1973.
2 MORSELLI G.,
Roma senza papa, Adelphi, Milano
1974.
3 Cfr. GAUDIO
V.S., L’eterotopia dislocata. La libido ubiquista delle Mule Irlandesi e la
Finestra di Morselli, in Morselliana,
a cura di GAUDIO A., «Rivista di Studi Italiani», n. 2, 2009,
http://www.rivistadistudiitaliani.it/articolo.php?id=1481 .
Nel Glossarietto, l’eterotopia dislocata è così definita: «Eterotopia dislocata ≡ L’eterotopia dislocata che viene a costituirsi da una privazione, o da una esclusione, ha una mancanza che è l’in più della cascinetta per le due mule irlandesi che, precisamente, pone l’alternativa o l’Altro o il fallo, che se, però, viene reso positivo, o assume un altro senso, e vuol dire allora che l’uno è sostituibile all’altro in qualsiasi momento, che, per quanto questa costituzione del campo dell’Altro come mancanza sia il (-φ) che entra dall’orecchio, che è iperdulico, l’abbiamo visto, perché si possa udire quel che c’è nel campo dell’occhio nascosto dietro l’universo spaziale, nei Giardini della residenza papale, avrei dovuto presentarvi alcune immagini di mule irlandesi, che, per quanto possano produrre un inquietante Unheimlich, non avendo uno stadio dello specchio, e perciò essendo private del narcisismo, non sono nell’esclusione che è data dal peso di libido ubiquista che il narcisismo necessariamente sottrae al soggetto» [VSG].
http://www.rivistadistudiitaliani.it/articolo.php?id=1481 .
Nel Glossarietto, l’eterotopia dislocata è così definita: «Eterotopia dislocata ≡ L’eterotopia dislocata che viene a costituirsi da una privazione, o da una esclusione, ha una mancanza che è l’in più della cascinetta per le due mule irlandesi che, precisamente, pone l’alternativa o l’Altro o il fallo, che se, però, viene reso positivo, o assume un altro senso, e vuol dire allora che l’uno è sostituibile all’altro in qualsiasi momento, che, per quanto questa costituzione del campo dell’Altro come mancanza sia il (-φ) che entra dall’orecchio, che è iperdulico, l’abbiamo visto, perché si possa udire quel che c’è nel campo dell’occhio nascosto dietro l’universo spaziale, nei Giardini della residenza papale, avrei dovuto presentarvi alcune immagini di mule irlandesi, che, per quanto possano produrre un inquietante Unheimlich, non avendo uno stadio dello specchio, e perciò essendo private del narcisismo, non sono nell’esclusione che è data dal peso di libido ubiquista che il narcisismo necessariamente sottrae al soggetto» [VSG].