Franz e il grande editore che aveva sposato una celebre cantante ♪


Carlo Pava

clausura

[dado tutto bianco]

Edizioni Simple 2020


Franz romanziere decaduto e il grande editore che aveva sposato una celebre rockettara bisciola

C’è Massimo Porfido, c’è Franz, che non sappiamo se è lo stesso Franz Mensch, quello delle avventure e del bordello di Madame de Saint’Ange, anche perché sembra che ognuno per sé sia sempre Franz, che potrebbe essere quel “romanziere già decaduto” quando un consulente lo aveva presentato a un boss di un’altra Grande Casa Editrice, il cui proprietario aveva sposato da poco tempo una celebre cantante di musica leggera, ossia di canzonette[i], che aveva cantato anch’ella a Sanremo, no? Il capo, che aveva sposato la cantante, che non era quella col casco? Guardandolo, il giovane scrittore, aveva capito subito che non scriveva per un facile consumo. E gli disse: “mi faccia leggere due capitoli di un altro romanzo, questo è troppo sperimentale, mica siamo in Francia, e non sei Philippe Sollers, e nemmeno, che so?, Raymond Queneau, sei un suo epigono? Giri per l’Oulipo? Italo Calvino, lo conosci? Insomma due capitoli di un altro romanzo più commerciale, e le dico se continuare o no, anzi se va bene ti facciamo fare il paroliere e andiamo a Sanremo e glielo facciamo vedere noi a Bobby Solo, non sei calabrese, peccato: altrimenti sai che gli facciamo a Mino Reitano, e se porti tua cugina, e magari gliela scrivi tu una canzoncina e sai dove ce la ficchiamo Loredana Berté da Bagnara Calabra! Quello gli aveva portato i due capitoli e il boss: “No, è troppo sperimentale”. E ricominciava: mica siamo Einaudi, che i soldi non si sa dove li prende per buttarli con tutte quelle sperimentazioni da Robbe-Grillet a Sollers, e sai che buco troveranno nel prossimo decennio, e poi che fanno i suoi impiegati? Tutti a zappare i vigneti e a imbottigliare il Barbaresco, sai quanti marocchini ci vogliono per curare un vigneto per il Barbera d’Alba? In verità, l’editore pensava che si trattava di qualcosa come “Emmanuelle” o “Histoire d’O” [se fosse stato così, ma guarda questo, venivo qua? Andavo da Pauvert, no?], e difatti alla fine degli anni ottanta, e dell’edonismo, che ti fa?
Pierre Klossowski

Le leggi dell’ospitalità

Trad.it. Sugar 1968
Si prende il franchising italiano di “Penthouse” di Bob Guccione che, a pensarci bene deve essere di Cosenza, e mette dentro Ilona Staller, così, questo pensò, tiriamo dentro Vuesse Gaudio, che ci fa la rubrica dell’Oroscopo Erotico come solo lui sa fare, è o non è una colonna portante di “Topolino” e di tutti gli altri periodici della Disney alla Mondadori e, poi, anche dopo, fin quando non lo fanno incazzare, quando si metteranno per conto loro prima in via Dante e poi in via Sandri: tra Cortesia, Tantrismo e anche i cosiddetti Piaceri singolari di Harry Mathews, e magari cita anche Le leggi dell’ospitalità di Pierre Klossowski che abbiamo ancora in magazzino tutte le copie che sono venute bene e che non abbiamo mandato alle Remainders, e finalmente ne vendiamo qualcuna così ci paghiamo la colf per almeno una settimana.
Aerogramma 
da Goa a Trebisacce:

non è Bob Dylan 
che scrive
 a V.S. Gaudio

per ingraziarselo 
per i buoni uffici 
alla Pro Loco

di Trebisacce, 
ma era semplicemente 
il poeta flâner

|Luciano Troisio|


Il principiante si sentiva un romanziere decaduto. Se quella era la strada, non era la sua strada, e quindi: come cazzo gli parlo a questo della poetica del negativo, e poi ancora un premio  di letteratura Bob Dylan manco dalla Pro Loco di Trebisacce l’aveva ricevuto, e nemmeno, a pensarci bene, dal Dopolavoro della Stazione ferroviaria di Sibari. E allora se ne stette zitto: poiché ciò di cui non si parlava non esisteva[ii], e: mica vai a parlare di Pierre Klossowski con uno che nessuno lo può giudicare, e se vuoi fare dei libri allora perché ti sei sposata ‘sta rockettara bisciola manco fosse

Zaz?!
Sommario di Penthouse

Ed.it. settembre 1988

L’oroscopo erotico di Vuesse Gaudio

è l’unica rubrica della rivista


[i] Cfr. Carlo Pava, clausura, [dado tutto bianco], edizioni simple, macerata 2020: iniziazione [1978-1980] da pagina 8 a pagina 10.
[ii]  “Il silenzio era l’arma più potente, poiché ciò di cui non si parlava non esisteva”: si chiude così il paragrafo iniziazione(cit.), e comincia quello denominato: opinioni:Carlo Pava, clausura, ed,cit.