[ℕ]MNZ: ⇢e …oh, la
shummula (-phi) australiana
[i] Cfr. il riferimento alla
Twin Almonds Bay,
la baia di Port Phillip, alla nota 5,
a pagina 60, di: Aurélia Kylie Mynought.
Aurélia Steiner
de Melbourne, in:
V.S. Gaudio, Aurélia Steiner.La langue toquade,
edizione numerata e firmata,
Uh-Book, I libri di
Uh Magazine 2018.
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Herbert Quain e
il piacere retrogrado plurale del poeta saraceno
ai tempi del
virus di Wuhan ℟
Lebenswelt con Jorge Luis Borges e Herbert Quain
℧ Il romanzo
regressivo, ramificato di Herbert Quain April March, la cui terza(e unica) parte è del 1936 ha la stessa
simmetria, e le stesse leggi arbitrarie, anche il tedio di questo Maggio ⇼Aprile dell’epoca del virus di Wuhan.
L’opera di
Quain comprende tredici capitoli. Il primo riferisce l’ambiguo dialogo di
alcuni sconosciuti su una banchina. Il secondo riferisce gli avvenimenti della
vigilia del primo. Il terzo, anch’esso retrogrado, riferisce gli avvenimenti di
un’altra possibile vigilia del primo; il quarto, quelli di un’altra. Ciascuna
di queste tre vigilie(che rigorosamente si escludono- precisa Jorge Luis Borges[i])
si ramifica in altre tre, d’indole molto diversa. Il corpo dell’opera consta poi di nove
racconti; ogni racconto, di tre lunghi capitoli. Il primo capitolo,
naturalmente, è comune a tutti i racconti.
Di questi
racconti,
uno è di
carattere simbolico: qui
riguarderebbe la palese violazione della Costituzione;
un altro, soprannaturale: nel caso del virus, il soprannaturale è l’apparizione del
prescelto che mostra di porta in porta la cosiddetta figurella di Padre Pio;
un altro, poliziesco: difatti tutte le forze dell’ordine
vengono spiegate su tutto il territorio nazionale, senza tregua, in qualsiasi
agro, soggetto a qualsiasi densità abitativa, angosciosamente presente a
verificare l’assetto del delegato a fare la spesa alimentare in ordine alla
mascherina e ai guanti in nitrile e soprattutto in merito all’autodichiarazione,
sotto la propria responsabilità(sic), di non essere affetto da questo
cosiddetto Covid-19, che, a quanto pare, si manifesterebbe con uno stato
febbrile simile all’influenza, non si accenna a stati istaminici, procurati
anche da avvelenamenti dovuti a qualsiasi virus o batterio anonimo e senza
nemmeno la inquietante fiscalizzazione di un acronimo;
un altro, psicologo: qui basta un assistente
sociale anche nei paesi occupati e dominati dai cosiddetti ombroni, estesi,
come dominio, alla struttura locale della cosiddetta Inps e, prima ancora, alla
Asp, anche commissariata con la chiamata di un commercialista romano di origine
sicula;
un altro, comunista: qui, a scelta, si va dalle
apparizioni in maschera dei vari addetti al cosiddetto PD, sia di provenienza
democristiana che socialista e, si fa per dire, in remoto comunista;
un altro, anticomunista, e c’è sempre lui, l’intemerato
fondatore del partito da curva allo stadio con quello che ha, paro paro, lo stesso
nome della via in cui fu istituito il cosiddetto domicilio fiscale di Vuesse
Gaudio, destinatario dei pagamenti, per la sua attività di giornalista
freelance, provenienti anche da case editrici soggette alla padronanza del
cosiddetto palazzinaro anticomunista
che aveva la società edile a Milano con uno di Foggia, la provincia che ha dato
i natali anche all’attuale promotore del paranormale
e della salute soprannaturale di
porta in porta con l’effige di quel perseguitato, dalla santa romana chiesa,
frate francescano cosiddetto da Pietrelcina, vicino ad Amorosi, che è il cognome della madre affidataria del poeta
saraceno esiliato nel pantano di Villapiana dagli ombroni tra i quali vige
anche il mitico cognome che designa l’Herkunft
della compagna, non si sa se coabitante o essa stessa ospitante o locandiera se
non pensionante( e pertanto nella sua autodichiarazione, sensu artt.46 e 47 dpr
445 del 2000, recante lo stesso domicilio romano del foggiano proveniente da
Firenze,e la stessa utenza telefonica), dell’eletto al soglio a chiamata o a
estrazione, per via della Lotteria o della Giostra della Ruota e della Lejlek,per
il governo amministrativo di un popolo che non lo ha eletto né lo ha mai
conosciuto, né ne ha mai visto certificati i dati della sua stessa identità; etc.
Lo schema ,
ricavato da quello utilizzato nella traduzione di Lucentini per Einaudi, forse,
aiuterà a comprendere la struttura, che tutto sacrificherebbe a un furore simmetrico:
y1 ⇥{x1 ; x2 ; x3
z y2 ⇥ { x4;x5;x6
y3 ⇥ { x7;x8;x9
Com’era
prevedibile, alcuno dei nove racconti, dice Borges, è indegno di Quain. Il
migliore non è quello che immaginò originariamente, l’x 4; ma è quello di
natura fantastica, l’x9: che nel nostro caso, è stato commutato dal poeta
saraceno in esercizio fantasmatico, ovvero in piaceri singolari.
L’x9, come esercizio fantasmatico nel piacere singolare in uso, nell’ordine cronologico comporterebbe la sequenza: x9⇢ y3⇢ z, ma così goduto perderebbe il sapore peculiare e, forse, prolungherebbe il godimento?
L’x9, come esercizio fantasmatico nel piacere singolare in uso, nell’ordine cronologico comporterebbe la sequenza: x9⇢ y3⇢ z, ma così goduto perderebbe il sapore peculiare e, forse, prolungherebbe il godimento?
Tant’è che
pare che, nell’orbita del novilunio di maggio, si sia prodotto un
concatenamento di attanti davvero inquietante: nell’arco di quattro giorni
appena, il poeta riunisce in un unico piacere singolare l’attante di
[ℕ]Mia Nonna dello Zen, ch’era nata nell’altro secolo il 29 maggio;
[℠]Simone Dauffe, di cui alla erotologia dei piaceri singolari di Chambonheur[ii], fiscalizzata al 24 nel secolo passato;
come [𐌊]Aurélia Mynought Steiner, del 28 sempre del mese gaudiano nell’altro emisfero.
[ℕ]Mia Nonna dello Zen, ch’era nata nell’altro secolo il 29 maggio;
[℠]Simone Dauffe, di cui alla erotologia dei piaceri singolari di Chambonheur[ii], fiscalizzata al 24 nel secolo passato;
come [𐌊]Aurélia Mynought Steiner, del 28 sempre del mese gaudiano nell’altro emisfero.
Mettiamole
sulla banchina, ognuna con la propria mascherina e i guanti in nitrile, e anche
un bel berrettino, e porgiamo orecchio al loro ambiguo dialogo:
Il cosmogramma di
Mia Nonna dello Zen
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[𐌊]AM[che ha la congiunzione⚬ ♂/☼ come SD]: ⇢Accidenti: ridammi l’infinito!
[℠]SD[per antisci
il mezzopunto ☼/♂ cade sul ☼ del poeta]: ⇢Tu!
[𐌊]AM[in più ha l’Ascendente=☼
poeta!]: ⇢Oh, oh, vuoi udirlo ancora meglio?
[℠]SD: ⇢ah, saresti capace di farmelo udire ancora meglio?
[𐌊]AM: ⇢ridammi l’in-phinito!...
L’hai preso?
[℠]SD: ⇢lo spiritello…sarà annegato?
[ℕ]MNZ[che aveva ♃
quasi connesso alla ⚸ di Simone]: ⇢lontano dalla cibbia?
[𐌊]AM: ⇢giacere anche a…oh, quella della carriola?
[ℕ]MNZ[che aveva lo stesso ☼ di Mynought e ⚸ sul ☼ e sulll'Asc. del poeta e quello di Mynought] : ⇢e …oh, la shummula (-phi) australiana che fa la philippina e
schiaccia mandorle[iii] col culo basso!
[℠]SD: ⇢io non ne tratto di musica…ma a suo dire, sarei io la
patafisica del 31!
[ℕ]MNZ:[rivendica il 31 per sé essendo tale anche il suo Asc. sul cui asse- è veramente patagonico- a est c'è l' ℋ (l'Heimlich) e a ovest ℱ (il punctum "fisico")!] ⇢il 31 è -per essere patafisica- atavico; tu al massimo, e
per l’altezza, cavalcheresti nella 32, che è la giocosa, ed è un bel
prendere il gaudio, ma per come sei sfrontata e fai la pudica, nella 33, la misteriosa,
cavalchi e tratti una musica che manco le suonate di Sia!
Ricorda
Borges che l’x7 e l’x8, nel romanzo regressivo di Quain hanno poco valore di
per sé, ma acquistano efficacia se giustapposti. In più, se ci si stanca dell’ordine
ternario, metti che Mia Nonna dello Zen possa fare ombra al gaudio originato da
Simone e Mynought, il binario sarebbe così composto :
z⇥y1⇥{x1–x2 ;
z⇥y2⇥{x3 –x4;
infinite storie,
infinitamente ramificate, piaceri retrogradi moltiplicati.
Insomma, il poeta, e le attanti anche, sottoposti all’influsso della rotazione inversa del cosmo, non passano dalla vecchiezza alla maturità, e dalla maturità alla fanciullezza, e dalla fanciullezza all’infanzia, e così alla sparizione e al nulla, allo 0 di My nought[v].
In questo 0, non solo australiano, nel processo
retrogrado tra la propria Anima e l’Animus delle tre attanti, il piacere
singolare si fa plurale:
[ℕ] Mia Nonna dello Zen, la si numeralizza come 32, è lei che fa la Giocosa e non Simone;
[𐌊] Aurélia Kylie Mynought, che è pure lei 32, le si aggiunge lo 0 e fa 32 x 10= 320;
[℠] Simone, farebbe 32 o : 032, ma, addizionando 18 di ⇥Dauffe, sarebbe la patafisica anche nella (50-40=)10,[ il mondo aperto e rovesciato]: come disse [ℕ]Mia Nonna: è pudica ed è sfrontata, e così a cavallo del poeta quella fanciulla che fu, non solo a Chambéry, cavalca l’in-phinito gaudio.
[ℕ] Mia Nonna dello Zen, la si numeralizza come 32, è lei che fa la Giocosa e non Simone;
[𐌊] Aurélia Kylie Mynought, che è pure lei 32, le si aggiunge lo 0 e fa 32 x 10= 320;
[℠] Simone, farebbe 32 o : 032, ma, addizionando 18 di ⇥Dauffe, sarebbe la patafisica anche nella (50-40=)10,[ il mondo aperto e rovesciato]: come disse [ℕ]Mia Nonna: è pudica ed è sfrontata, e così a cavallo del poeta quella fanciulla che fu, non solo a Chambéry, cavalca l’in-phinito gaudio.
[i] Jorge Luis Borges, Esame dell’opera di Herbert Quain, in:
Idem, Finzioni[©1941],
trad. it. Einaudi, Torino 1955.
[ii] Vedi online su gaudia 2.0: ⇼Il
sonar e l’ectomorbido culo di Simone Dauffe,[
gaudia
2.0/2012-02]
[iii] Cfr. il riferimento alla
Twin Almonds Bay, la baia di Port Phillip, alla nota 5, a pagina 60, di: Aurélia Kylie Mynought. Aurélia Steiner
de Melbourne, in: V.S. Gaudio, Aurélia Steiner.La langue toquade, edizione numerata e firmata, Uh-Book, I libri di
Uh Magazine 2018.
[iv] Ascolta la
babiole-sornette Can’t get you out of my
Head, di cui alla stessa nota 5 a pagina 58 di Aurélia Steiner, ed,cit.
nota precedente.
[v] Cfr. la “bomba-zero” per “Mine-nought”,
e il “Mio nulla”, “Mio Zero” ovvero My nought, alla nota 4 di Aurélia Kylie Mynought. Aurélia Steiner
de Melbourne, in: V.S. Gaudio, Aurélia Steiner.La langue toquade, edizione numerata e firmata, Uh-Book, I libri di
Uh Magazine 2018: pag.50.