L'estrema - orma - della veglia
*
(e dopo, dopo, la veglia):
*
siamo stanchi ‒
voi ed io,
sosta vissuta solo a labbra, a notte,
di tempo che si sbalza
*
(e ‒
la voce fuori campo): la scena,
mi lasci, cámminata a buio
nell’albero che tiene l’Albero del Tempo
(dove): non-posso-che-saperti specchio di
‒
silenzio
*
(e allora): mi orienti? a fissa dimora, in
questo ‒
solo, solo peso, di tempo che biforco
dicendo: prima, nella veglia, e dopo, dopo ‒
(la ve-glia)
*
(e): deborda, dite, in questo solo peso
lo spargere sottile dell’ombra più profonda,
gibbosa, gibbosa, di ‒
paura
*
(il finale?): nessuna, nessuna notte, è mai
notte
di ogni nostra terra, di vento che già cessa
di farsi di durata se tu dormi e vivi, vivi,
be-nedetto
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