Vento di libeccio nel Pantano e il notaio di Torino ℣


Vento di libeccio nel pantano senza Lore e Grete
Stimmung breve con Arno Schmidt, Brand’s Haide© 1951
Instantphoto by V.S. Gaudio
Pantano di Villapiana
Vento di libeccio
12 maggio 2020 ore 18.59
Vento di libeccio: che finalmente è potuto uscire, pare che abbia fatto finalmente l’autocertificazione, e così i due palloni son venuti giù da sopra quello che è il connesso del garage, mai usato per ciò, e il ripostiglio, che, ogni sera, è il poeta che lo chiude e appende la chiave accanto alla sua porta cosiddetta est cosicché poi i relativi connessi per via dell’anello e della cicogna al mattino possano riaprirlo, anche alle tre del mattino, dovendo prendervi la zappa o l’innaffiatoio e lo stivale di questo e di quella, e niente che possa essere Grete che rientri, compere in paese e: pensa un po’ pare che 🐟Piscpisc abbia vinto al totocalcio e la finanza gli abbia sequestrato la sciabica per la sardicella, e intanto a 🐽Gunnugunnu gli hanno fatto 500 euro di multa perché non aveva la mascherina, e non respirava nemmeno con la bombola di ossigeno, aveva la scabbia.


Instantphoto by V.S. Gaudio
Pantano di Villapiana
Vento di libeccio
12 maggio 2020 ore 19.00

Che cosa c’è, che non c’è mai, ci fosse stata Lore: “Ma lei cos’ha da lavare?!”, forse tutta la robaccia che non mi metteva a mollo quella cosiddetta mia sorella, così s’era fatta tale: calzini, mutande, camice, figuriamoci; e allora: abbassai la testa: non ero affatto un buon partito, e nemmeno un notaio che alla Rita, che doveva farle da colf, le prese un monolocale per farle togliere il cappotto all’insaputa del marito, che gli faceva da giardiniere; e una volta, me la trovai di là di quel tavolo: pare che questo non sia un inverno così freddo, disse, se vuoi, possiamo farci una passeggiata, magari fino alla Standa : il signor notaio t’avrà visto con queste stesse mutande, e stando così seduta, pensavo che allora cos’avevo da mettere a bucato.
 
Se fosse passata già la 📨posta, lei come Lore non aveva visto nulla: scendiamo giù a vedere, giusto per 𐍄toccarci un po’, almeno a mano👏, era un’epoca quella come questa, non era ancora arrivato l’aids e i poeti smaniavano per ricevere la posta, con qualche soldo, e lei mi si fece più vicina, allora: non era Lore e non aveva le mani saponose di Grete, e però le piacevano i francobolli: e: l’altro giorno mi ha scritto mia madre dalla Puglia e : che bel francobollo, così bello che la lettera chissà cosa doveva contenere, e mi afferrò la🔃 mano, senza dire un’altra parola. Ci eravamo seduti su un gradino, e, a pensarci adesso, non era Lore: oh! fece a cavalcioni.
“Ah!”: c’era odore di caffè, di sicuro il Lavazza migliore, lì in quel palazzo di ringhiera così frontale a quella scuola per corrispondenza, tecnicamente: non era appoggiata alla catasta di legna, così: né un destriero né un cavaliere/ a guardia dell’erta collina/: dove siedono i prìncipi e i notai: la posta sarà già 📨passata: mi disse all’orecchio, e: 👏da quanto(tempo) sei così carente di triptofano?

Instantphoto by V.S. Gaudio
Pantano di Villapiana
Vento di libeccio
12 maggio 2020 ore 18.59
Giri per questi anfratti con questa mutanderia di seta, e tu : a te non manca di certo l’acido pantotenico, le dissi contro il👄 muso: e lei : sarà almeno 🍵mezzo chilo di caffè in grani e: dai, fece: da 𐍄quanto stavi aspettandomi, l’altra sera a te 𐍄pensavo con queste stesse mutande, all’improvviso, non so come…e avevo appena finito di condire l’insalata: nel pomeriggio volevo andare a ballare, e: col👄 muso giù, senza alzar la testa: mamma mia quanti libri hai letto, nemmeno dal notaio ho visto tanti libri.
Ci prendiamo un gelato, intanto che non è ancora notte: e guardandomi tenera: oggi quel tanghero mi ha lasciato 💰200 talleri e non mi ha 💱scopato manco!