Il trapezio del gaudio[⊤]


trapezio del gaudio
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∑ Sigmapost 29
Lo spirito aspro del Dasein☦
L’esercizio singolare al trapezio del gaudio []
Non c’è niente che possa al di qua del linguaggio o anche del gesto farle addosso, nemmeno la funzione fàtica di Jakobson per stabilire o mantenere il contatto con il locutore. “Sì”, “ah”, “no?” “Che tempo che fa!”
Anche perché cosa fa il locutore se non dice che “ciao z’enz” o ”z’anz”, anche ”z’unz” o ”giagiùnz”?

Questa ritorna sempre come una “catastrofe” e non è mai in programma, anche se arriva [puntuale], appare ed è troppo tardi, non è [pari a quella che era] qualche lustro prima, il tempo s’è fatto sentire, e poi una [variabile sottile]: tre giorni dopo, c’è un fremito, un angolo, una piega che risveglia l’erezione mettiamo di 15 anni prima e la [dura ripetizione fantasmatica] avuta recentemente per quel tempo in cui quella fu dentro un [haiku irripetibile]:
in quel momento, a quell’ora, quella domenica, quel mese, quella primavera, quell’[anno a 25], cosa compie questa fille de mon peuple?  
E quante volte [quello allora così fatto o compiuto] se l’è tenuto per sé, e tu di qua te lo sei fatto per sé, senza poterglielo dire, e nemmeno dare, quantomeno fare, anche se, poi, quell’altro haiku che venne [formato a 28] quando in una performance della carezza s’alzò dal [solitario] per fargli l’[esercizio singolare al trapezio]…davanti a tutti, e allora fu così determinato[i],


[i] Si avventò su me in postura di mantide religiosa, mi posò le aguzze zampe anteriori sopra le spalle, e tentò a lungo di divorarmi. Con mani; con denti. 🐎 Cavalcò, dentro quei suoi jeans come se a bisdosso e a labbra socchiuse e bocca piena e blu s'inarcò come se fosse ancora in acqua ammollo. E non domandò e nemmeno annuì più o meno o più volte alquanto soddisfatta, solo infine dette più [colpi di pube] contro la nuca del 🆚poeta così divorato, e così va bene, era di una semplicità raffinata, tutta incantata e perversa nei jeans, e per questo lasciò da parte tutti gli ogam e futark, e, omessi questi alfabeti runici dei Celti e dei Germani, disse, senza parole, liberamente fuor dai denti, da qualsiasi super-io: [va’ per davanti]  e dovetti, come sulla canoa di cui alla [Pocahontas] di Arno Schmidt, spormi di più a babordo, ed ero seduto a tavola, come se dovesse aggrapparsi con le braccia dall’altro lato, e io pronto con la pagaia- attenta: il mezzo ricomincia a ruotare! E dunque: “Molla ancora!”: pagaiata energicissima con quel suo pube contro la mia testa: così ora le onde venivano nuovamente da davanti a me: asciugarti subito, stavo per dirle, e lei annuì grata e ancora contro la nuca, le accarezzai il viso, pausa, gambe, gambe e culo, e inflessibile il mezzo così a pagaia, e: sicura che non ci vede nessuno? E tra mano sua e l’uccello che sembra che si sia levato a sinistra protestando roco: allora finalmente non potendo tendere la mano toccò ancora la spalla , lenta, forte, la lunga via, conte Isolani, da I Piccolomini di Schiller, scusa il suo ritardo e, ci fosse un asciugamano , e ansimò due, tre volte, ragazza nube, piena con occhi bocca e mani recalcitrò ancora e quante volte sentì 2 uccelli a collo lungo alti nella luce, sotto il tavolo, tanto che risollevai distratto la pagaia e macinai lento acqua scintillante. “Mangiamo veloce il dolce”, disse forse alla madre, e poi – senza pensarci ancora un colpo di pube- “di nuovo qui!” e maneggiò ancora il trapezio.

al di qua del linguaggio e al di là del gesto, il [trapezio del Gaudio], che da quella stagione, sostituì il [rombo di o la losanga di Lacan], e , ogni volta, nei piaceri singolari dei due attanti, è sempre uguale , la [somma di quella domenica in primavera] e [quell’altra in inverno], equinozio e solstizio, a [2+5+2+8=]17. 
A conti fatti, sempre in virtù del paradigma a sostegno del gaudio e del clero, in quel cosiddetto manuale del Foutre del 1790, la posizione sarebbe sempre quella così universalizzata, non solo dai gesuiti in missione in ogni parallelo, della [“pecorina”]
performance della carezza []
Ma, essendo 2 i momenti patafisici per la costituzione del piacere singolare e della conversione del [rombo] in [trapezio], il 17 dovrà essere raddoppiato, e perciò la posizione costitutiva del [trapezio del gaudio] è [17x2=]34,che sarebbe più mitologica e quindi più sibarita essendo denominata “l’Ercole”:la fille de mon peuple, dopo che gli ha maneggiato il trapezio, al poeta seduto, gli si siede a cavalcioni, impugna, e infila in ognuno dei 2 e passa le braccia attorno al collo ovvero rimaneggia il trapezio del poeta, che, poi, si alza e la fotte avanti e dietro, in ognuno dei 2, passeggiando per la stanza. Richiede forza di reni, ma, avendo il mezzopunto /Asc in Leone, non c’è Ercole che tenga per il trapezio del gaudio!

Instantphoto 31 ottobre 2020-10-31 ore 17

Meisterpunkt SP 253 km 46.3

È la[ T ]del [Trapezio] misteriosamente vergata sulla linea bianca dell’ex ss 106?


 

Instantphoto 20 giugno 2020 ore 19.18

SP 253 km 46.2

Qualche minuto prima che l’attante del [T] riapparisse a confermare

il piacere singolare fatto per tutto quel tempo  [Z’unz] se non [Z’anz]