L' Arquebus di Mimma Piega [℗]


Sunday Fold vs Big Arquebus
SIGMAPOST | 28.
Lo spirito aspro del Dasein



Mimma Piega[] e il Big Arquebus[]
Tu pensa, l’avessi trovata sul Reader’s Digest quella Mimma lì, che se n’era andata in America fanciulla, o forse no: meglio se messa nell’inseguimento di Baudrillard fotografata da ovest, là dietro che s’inchina come se fosse vissuta nell’Hokkaido anziché nel Wisconsin, la signorina [Domenica Chiesa], o [Piega], [Mimma Piega], per come l’avrei voluta vedere in un Penthouse giapponese che fa un lieve inchino al ristorante “Motto Motto”, ancora ancora, di più non smetterla: [Mimma Piega] nella stessa età dei nostri diciotto diciannove anni, come se fosse anche lei nel paradigma di [Aurélia Steiner]; non certo nelle fotografie idiote con testi ancora più balordi, ragazze seminude che si contemplano placide e intemerate il cosciame,o [Mimma Ovile] che d’improvviso come la [Lisa Weber] di Arno Schmidt[i]  ti spara addosso qui nel bosco del Pantano,e non sembra che sia un tiro di accertamento, e io che andavo lungo il margine a ridosso della ferrovia così alla lettera, con una doppietta o due, come Robinson, e il mio berretto calcato in testa anche il mese scorso: un berretto con su scritto: Enzuvë, e allora fu così che, per quanto il mio spirito e la sua presenza, d’accordo, mi fece lanciare subito in un fosso, o vi caddi, e con grande cautela: laggiù, ma dove, oltre la ferrovia? E cazzo mi sta sparando addosso,e son tiri di annientamento, e dietro il terrapieno ansimante, ero saettato accanto alla casa del recente occupatore arbreshë, stava a Plataci ed è venuto a crepare qua, tra palude e mare, e: chi mi spara è ancora là, anzi guarda: sta rimettendo il fucile in spalla, ero a 20 metri da quello e meditavo: accopparlo senza neanche fargli dire Jack Robinson, e com’era arrivato fin quaggiù, e come? Era una delle sedicenti guardie forestali, cioè simulatori delle trebisacce che, avendo lavorato qualche mezza giornata nei boschi, poi negli stessi venivano a molestarti dandosi come incaricati della molestia ad personam, come guardia forestale, che lungo la massicciata dei binari ti passa sotto casa mentre fai, con la cicogna, i pomodori pelati a settembre, o agosto, che quelli hanno fretta di farli subito, e per romperti il cazzo, dai, facciamoli a giugno; ero a 20 metri da lui, adesso 8 metri, poi mi diedi una mossa, e gli fui addosso, cazzo c’era ancora qualcosa del velocista che fui ragazzo, e: via, colpii, col calcio del fucile.
In jeans e berretto: eccola a terra, e lo sguardo smisurato: e: cazzo mi hai sparato in testa!
Ah, e tu con questo fucile tra naso e muso,con tutta la calciatura, una bifle [] : che gran coglione fallico!
E:[] oh…beh…finalmente…ma: tu…sei proprio tu, oh…qui, ma non sei Mimma Piega? E dal Delaware qui nel Pantano di Villapiana, a mezzogiorno a forarmi il capo?!
Oh,ah , te lo sei scritto ad insegna che sei l’Enzu’…per farti centrare al primo colpo,[] sei rimasto un coglione!
Adesso, che faccio, dovrò violentarti, e le posi una mano sulla gota, e lei con la sua la prese: e: Enzu’- fece- per un istante ho creduto d’averti bucato il tuo bel cervello, e pensa se l’avessi davvero fatto: ora: vedendo che sei l’Enzu’, quello, e io che vengo dagli States, e: cazzo: manco al Luna Park di Segrate, al primo colpo, ho  vinto il gran Pupazzo!
E se mi avessi forato il berretto dell’Enzuvë, e quindi il principio del mio (-phi)…
Mi squadrò, altezza, spalle e…(-phi) cercandolo, e risoluta: mi dette la mano: Che ci fai qui in questo bosco del Torinese?
(...)guardami un po’ all’età della 
tua Aurélia Steiner,
come sto, ti viene su ancora di più,
guardami un po’ piegata,(...)
A me chiedi che ci faccio?
A te, a chi altri dovrei chiederlo, a…?
Oh, ci vivo qui, non lo sai?
E cerchi funghi?
E tu a caccia di merli?
Oh, Sunday Fold, emigrata puberale e sbarcata negli stati uniti d’America, e adesso qui, con tutta questa  kinetic energy weapon , a spararmi nel bosco del Pantano con tutto il veloce dispositivo del tuo Animus[ii] impigliato nella rete della pulsione di protezione e della pulsione di sorpresa: sai che  l’ombra della pulsione hy è costituita dalla pulsione e? Tra dolcezza e assenza di sentimenti, tra pudore e vanità protesa, tra tendenze spettacolari e ansietà, oh, quella nostra ragazzina che va in America  si è paracadutata in un Dasein tra umanesimo etico e religioso e la fenomenologia di conversione, tra paure notturne, fobie, enuresi e pseudologia fantastica, e che torna per uccellarmi l’Enzuvë nel bosco del Torinese, ah che sorprendente pezzo di figa aggressiva sei diventata!
Oh, Enzuccio, col suo bel fucile a spaccare il muso alle signorine dolci e isteriche nel bosco, che sei diventato, il figlio di Hemingway? E te ne sei accorto adesso che ti ho beccato l’Enzuvë nel berretto, testa d’Enzuvë, che esisto, babbione: io, guarda qui, sono anche in queste foto, guardami un po’ all’età della tua Aurélia Steiner, come sto, ti viene su ancora di più, guardami un po’ piegata, guardala, dai, [Mimma Piega] , eh, è [Sunday Fold] tra enuresi e pseudologia fantastica? guardala: ancora ancora, ho un bel calcio lì in mezzo no?!
Petrosa, così a mezza voce aggiunse: e adesso su le mani!
E io: le mani? Ma dài, Mim, hai il grilletto facile…tienila giù l’arma, dai facciamo un armistizio…fino a mezzogiorno…eh?
E poi?
E poi di nuovo miri al mio Enzuvë dritto, con quel bell’archibugio a caricamento multiplo ed è fatta: e via te ne torni da dove sei venuta, a tirar cazzi a quei cazzoni americani!
Che stronzo che sei: questo è un automatic rifle: faccio fuoco a raffica e ti crivello il tuo Enzuvë in fronte, testa di cazzo!
Va là, la signorina Mimma Piega e il suo flint lock che lei chiama rifle!
E lei a ridere: e per te invece sarebbe il mio archibugio!
Chiamiamolo, da Folda che sei, Arquebus⇢Å, o, a cazzoni americani come ti sarai messa a maneggiare, Big Arquebus⇢ℬ?...
E lo accendo a ruota, no, discendente dei Parrotë[iii] ?
Veramente, ombrona da dove sei stata messa in cilindro, tu, a fuoco, l’accensione di sicuro la fai a “focile[iv]! [Mimma Focile Arquebus ], eh, armistizio e ti sfrego l’archibuso, a miccia e a corda, come vuoi, anche a doppio fuoco, fino a quando a mezzogiorno la canna in ferro di circa 100 cm di lunghezza non mi fa più da meridiano per il calcio del tuo Big Arquebus[], sì?


(…)Mimma Folda  
[qui ragazzina 
nella foto di classe 
in cui manca 
il poeta ragazzino]
era la sua “preferita”, 
a cui V.S. 
contrappone 
un diniego assoluto 
conoscendo
le sue ragioni 
pulsionali anche 
nella nebulosa puberale,
anzi le ribatte che sarà 
stato il contrario(…)
Leggi il par.12 
in particolare 
di Mimma Folda esiste?
[i] Cfr. Arno Schmidt, Specchi neri, © 1951, trad.it. Lavieri, Caserta 2009.
[ii] Manco fosse un dispositivo sperimentale capace di sparare proietti a velocità superiori a 5000 m/s, che so un cannone elettromagnetico a rotaia.
[iii]  I famosi “senza ruota” tra gli Scalzacani sparpagliati dalla Madonna del Castrato nella Repubblica delle Tre Bisacce.
Sunday Fold
[iv] Essendo di provenienza “ombrona”, cioè dall’Albedonë della Madonna dell’anzidetto Castrato, lei, quand’era in questa cosiddetta terra d’Italia, avrebbe detto “focile” per “fucile”.

 
Sunday Fold, o Mimma Piega, se non Chiesa, entra, così inavvertitamente, nel ricordo del poeta e nella puntata 28 di “Sigmapost”,abbinata al paradigma del piegarsi e dell’inchino giapponese, come se fosse nella posizione “sintomatica”[tra Gaudio e Freud è naturale che si vada per e attraverso le cosiddette “azioni sintomatiche”] del Foutre du Clergé[sintomatico anche questo, essendo Fold = Chiesa] numero 28, quella denominata “La medaglia viva”, in cui lei si piega sul ventre, restando in piedi. E il poeta, anch’egli in piedi, la incrocia[Fold, come schema verbale, ha in sé anche l’incrociare le armi…] da dietro, ricevere e rendere colpo su colpo…come un po’ è avvenuto nell’incontro nel bosco del Torinese.