La nuance decisiva e il modulatum ░


Questa prima strofa de [Il rovescio del Cielo], tra critica e anatomia dell’arte e dell’artista, è in una notte tardissima che poté essere composta nell’arco di quel piacere singolare che fu appunto quella Stimmung, sottesa e infinita, come una [nuance decisiva]: come se il poeta interrogasse l’artista, la pratica della sua anatomia, e della sua prossemica, in questo caso, opera dall’atto di scrittura dell’artista, minaccioso appressarsi della pienezza e del midollo del suo bagliore, tutta la [Stimmung], si sa, è riuscita male, trascinata nel [rovescio del Cielo], tra l’irradiazione di quel corpo e il vuoto, gravitazioni, impenetrabilità, impulsi dentro la bolla, o la losanga, se vogliamo, tutta presente in quella [nullità di quel presente], in quel luogo dove niente avrebbe potuto aver luogo se non l’[opera stessa così eliminata], la ”poetica del tempo che fa”, di Barthes, o meglio: [del tempo che faceva], o che facemmo, la [nuance scoperta], forse dopo, fino in fondo, come se niente fosse accaduto in quel presente così infinitamente ripetuto tra la [Stimmung] e il [piacere singolare].

 

1.

quello che c’è nel segno in cui all’arco del braccio

e del polso e della pressione di entrambi sul foglio

di 5 metri per 1,5 è la curva del tempo

che ha intervalli che di pagina in pagina

sono il ritmo fisionomico del corpo del modulo

di stanza in stanza dalle carte bianche della prima

ai cristalli appoggiati sul pavimento della terza

passando per gli otto cartoni tipo Schoeller

ciascuno di cm 50x70 lungo le pareti della seconda stanza

questo tuo corpo e questi tuoi movimenti legati

all’arco del braccio, del passo, della pressione del pondus

che riempio ad un tempo occupandoti lungo lo spazio

del rotolo in carta fino a questa situazione liquida

della memoria così come si va dal tuo modulatum[1] dell’80

in 49 esemplari del Piombino di Alessandria al mio triangolo

d’oro in 99 esemplari che nell’84 lo sigillò a settembre[2]

come se l’ombra compatta del tuo corpo fosse

la luce che il corpo lascia parallela al grido

che getta il foglio ai margini dove lo sguardo si fa fuoco

 

[1] Gigliola Carretti, Modulatum, 63 pagine, tiratura in 49 esemplari, edizioni del Piombino, Alessandria 1980; cfr. anche: Eadem, Ritmico, 49 tavole, Arte Centro e Martano, Torino 1978.

[2] Cfr. V.S. Gaudio, La Stimmung con Marcelin Pleynet, Les lignes de la prose, illustrazioni di Alberto Ghinzani, 27 pagine, tiratura in 99 esemplari, edizioni del Piombino, Alessandria 1984.

da: V.S.Gaudio La Stimmung sul rovescio del cielo di Gigliola Carretti