📷 La ph. originale di Janek Kozlowski è a colori ∑ Sigmapost 31♦ Lo spirito aspro del Dasein |
Se tu mi amassi veramente, mi faresti mangiare la [banana iconica] di Janek Kozlowski⌺
Già 106 anni fa, ⇢Bertrand Russell affermava che bisogna distinguere nettamente le proposizioni riguardanti cose dalle proposizioni che esprimono una relazione.
[“Questa mela è rossa”] è una proposizione riguardante una qualità di questa mela.
[“Questa mela è più grossa di quella”] è una proposizione che riguarda la relazione tra le due mele e quindi non ha nulla a che fare con l’una o con l’altra mela presa in se stessa, e nemmeno con la banana. La qualità dell’”essere più grande” non appartiene a nessuna delle due mele, appartiene, è innegabile, alla banana. Insomma, c’è un livello ⇢oggettivo e uno ⇢relazionale, disse ⇢Watzlawick rifacendosi a ⇢Gregory Bateson[i]. A livello ⇢oggettivo, la banana, è questo che lei stava pensando, indubbiamente: se tu mi amassi veramente, allora perché non mi faresti mangiare questa banana? Una brava moglie sa pure che è inutile mangiare una banana così grossa a colazione, e lo sa pure il marito. Questo, ogni mattina. Mettiamo per 16 anni, poi all’improvviso: perché questo bel tomo non mi fa ingurgitare stamattina questa grossa banana?
E lui:⇢ ha un sapore interessante?
Lei: ⇢ma stai scherzando?
Lui: ⇢per niente, anche se mi pare proprio che sia una banana, a livello ⇢relazionale, più nutritiva delle mele, e poi non unge, insomma non fa liquidi o succhi.
Tanto che lei: ⇢che ne diresti di farmela ingoiare stasera a cena? E poi, visto che non cola, non ho nemmeno da pulire e, ⇢oggettivamente, potrei inghiottire, letteralmente, anche dieci-dodici banane così pregnanti!
Lui: ⇢volentieri. Ma stiamo parlando in modo abbastanza agevole, mi pare, di oggetti, meno male che non si tratta dell’aglio di Watzlawick, ma, ⇢oggettivamente, di amore?
Lei: ⇢ah, l’amore…Mi sto perfezionando in questa tecnica, che, l’ho appurato, e mi viene bene di sera, tuttavia alle tre di pomeriggio, spesso, ho dei [pensieri singolari], sarà per [questa fotografia] di ⇢Kozlowski, che dev’essere polacco come ⇢Gombrowicz, quello del [“Berg”][ii]: il fatto che tu non sappia neanche di cosa parlo dimostra chiaramente che tipo che sei e che, nella sua natura morta, in quella del fotografo, vedi solo le mele, qualche volta i peperoni e sempre a chiedere se sono quelli di Senise, e stai, dalla sera alla mattina, dentro la distinzione di quel ⇢Bertrand Russell di un secolo fa.
Se tu mi amassi veramente...la banana iconica |
Insomma, va da sé che nessuno dei due ama l’altro, altrimenti, stando a quel gioco di Watzlawick, quello mangerebbe aglio volentieri, fottendosene delle mele, e lei, se lo amasse, mangerebbe volentieri banane di quella stazza.
Il mattino dopo, lui, che ha letto Nodi di ⇢Laing, tradotto dal mio amico ⇢Camillo Pennati[iii]: ⇢“Tu mi ami?”
Lei:⇢”Sì. E’ ovvio”
Lui:⇢”Veramente? Quant’è ovvio?”
Lei:⇢”Veramente. E’ tanto ovvio.”
Lui:⇢”Ma è tanto tanto?”
Lei, che se ne va in bagno, con la banana, tanto iconica[iv], di ⇢Kozlowski:⇢”Tanto tanto, non fa tantissimo?”
[i] Cfr. Paul Watzlawick, Se tu mi amassi veramente, mangeresti volentieri aglio,
in: Idem, Istruzioni per rendersi infelici, trad.it. Feltrinelli, Milano 1984.
[ii] Cfr. Witold Gombrowicz, Cosmo, trad.it. Feltrinelli, Milano 1966.
[iii] Ronald Laing, Nodi, trad.it. Einaudi, Torino 1975.
[iv] Nel senso di uno degli indicatori globali Abraham Moles.