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Instantphoto
by V.S.Gaudio
Pantano di
Villapiana
13 aprile
2021 ore 11.07
SP 253 km
46.7 Lo vedete ⇢l'uccello a lato del tabellone?
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✒ Chesterton immagina(⇢The man who was Thursday, VI) che ai confini orientali del mondo
vi sia un albero, come Mia Nonna dello Zen, con i suoi quattro alberi a confine
dei quattro punti cardinali del Giardino dello Zen, a oriente c’era il Ciliegio[i]; l’albero di Chesterton è
più e meno di un albero, e ai confini occidentali una torre, la cui sola
architettura, così spiega Jorge Luis Borges in ⇢Sopra
Chesterton(In⇢ Otras
Inquisiciones, Buenos Aires © 1960) , è malvagia. La stessa torre che,
camminando verso il Saraceno, è al limite nord del pantano di Villapiana; ah,
Chesterton parla anche di un albero che divora gli uccelli, e, guardate, qui, a
ridosso del canale, ai piedi di queste palme, c’è un uccello che, come arriva
il poeta-visionatore, gli si mette a camminare davanti e poi si va a posare
sulla palma al confine sud-est dell’autolavaggio, e:né la palma di qua, più
prossima alla strada, né la palma su cui si è posato lo divora. Altrimenti:
invece che rami avremmo avuto penne?
Ai confini a nord del
Giardino di Mia Nonna non c’è la torre ma i fichi d’India, che sono nello schema verbale
e nell’azione del ⇢[passare sotto silenzio].Sono
su un cumulo di pietre, una torre, da lì il mondo là sotto era visibile, e gli
alberi dello Zen: arancio,ciliegio, nespolo, gelso. Tutto era così illuminato ,
e forse nella sua illuminazione lei vedeva il carro dei mondi: la terra, il
fuoco, l’aria e l’acqua, come Attar, il persiano, nei sogni, nei mari, nei
cieli c’è [Uno Solo],quell'[Unico] sempre lodato: bah, forse era il (-phi)
di Lacan e Mia Nonna che cazzo ne sapeva?
[i]
Cfr. V.S.Gaudio, 16.I cinque Zen di mia
nonna, in:Idem, Lo Zen di Mia Nonna,
© 1999.