🚀Flying to Belfast, 1977✏ Craig Raine

 


CRAIG RAINE

🚀

Flying to Belfast, 1977

 

 

It was possible to laugh

as the engines whistled to the boil,

 

and wonder what the clouds looked like –

showelled snow, Apple Charlotte,

 

Tufty Tails…I enjoyed

the Irish Sea, the ships were faults

 

in a dark expanse of linen.

and the Belfast below,  a radio

 

whit its back ripped off,

among the agricultural abstract

 

of the fields. Intricate,

neat and orderly. The windows

 

gleamed like drops of solder –

everything was wired up.

 

I tought of wedding presents,

white tea things

 

grouped on a dresser,

as we entered the cloud

 

and where nowhere –

a bride in a veil, laughing

 

at the sense of event, only

half afraid of an empty house

 

with its curtains boiling

from the bedroom window.

[Traduzione di Camillo Pennati]

🚀 In volo per Belfast,1977

Fu possibile ridere

mentre i motori fischiavano nel ribollimento,

 

e chiedersi che aspetto avranno le nubi –

neve spalata, Apple Charlotte,  

 

Tufty Tails…ho goduto

il Mare d’Irlanda, le navi erano difetti

 

in una buia distesa di lenzuola.

E poi Belfast di sotto, una radio

 

con tutto il dietro divelto,

tra l’astrazione agricola

 

dei campi. Intricata,

ordinata e sistemata con metodo. Le finestre

 

brillavano come gocce di fusibile –

tutto era elettricamente connesso.

 

Pensai ai regali di nozze,

cose bianche da tè,

 

raggruppate su una credenza,

mentre si entrava nella nube

 

e non si era in alcun luogo –

una sposa in velo, che rideva 

 

del senso dell’evento, solo

semi impaurita da una casa vuota

 

con quel ribollimento delle tende

dalla finestra della camera da letto.


 

📖 da [Camillo Pennati(ed.)]

Poesia britannica contemporanea,

“Trame”n.9,Roma luglio-dicembre 1992: pagg.12-13-14-15.