Aurélia Steengroot Ocelotl a Brussel.


 

17.

C’è, ai Musées Royaux d’Art et d’Histoire(II,D-E5; visita a pagamento;lunedì chiuso), al primo piano nel reparto Etnografia, sale 27-36, come alla Galleria Nazionale delle Marche, un custode che se secoue le bonhomme contemplando, non le figlie di Lot di Battistello ma, le statue funerarie e le maschere provenienti dalle civiltà degli Inca, Maya e Aztechi dell’America Centrale e meridionale, ed è un fervente “sensualista ascetico”[1], che ha lottato per tutta la vita per fondere, in un’unica rivelazione, i piaceri della scultura e della Bataille des Jésuites.

Il poeta dice che a Urbino Aurélia Steiner, che è una delle figlie di Lot, proprio in quel momento in cui lei lo stava rivelando, stava commettendo il peccato.

Aurélia gli dice che questo è uno dei più grandi e celebri musei d’Europa e che non è possibile che le collezioni azteche possano essere oggetto di questa tua cosiddetta “masturbazione cinematografica” da parte di custodi per niente propensi a coltivare fantasmi funerari, anche perché queste non sono statue ad elevata  densità sensuale come quelle degli angeli Stuart di Canova.

..ancora in vendita...in Russia!


Lo sai che feci per un rotocalco della Mondadori un petit book di astrologia azteca[2] ?

E feci ancor prima, sempre per una rivista Mondadori, un testo sulla struttura degli Inca che quello che era il manager editoriale ritenne che fosse troppo “sinistrese”, quello stolido ignorante?!

Comunque, chissà, magari sei dell’Ocelotl, il giaguaro, per come sei sensuale e passionale, un vero con flamande non solo quando provi i jeans LTC in una fitting room:”tra materialismo ed emotività”, questo scrissi, “crei relazioni molto complicate e problematiche”, ma, a saperlo,c’è un’intesa perfetta con quelli del segno della Calli, la casa, che è il mio segno azteco, e anche di Ornella Muti e Nadia Cassini, te le ricordi? Sono tutte e due tra gli Oggetti d’amore, quel mio bootleg del ’98[3]

 

Il est trois heures de l’après-midi.

Derrière les arbres il y a le soleil, la lumière est plus élevée à Bruxelles que à Lisbonne, Urbino  ou à Catanzaro.

 

18.

Non si può non tirare fuori- dal mio volumetto di astrologia azteca- una scatola di montaggio virtuale alla Portinari, per questa aria azteca che circola in queste sale dei Musei Reali, facciamo che sia la numero [9], che si aggiunge alle 8 di Do it yourself:

 


testa del giaguaro [kop van jaguar]

coraggio[moed],correggia[riem], imprevedibilità[onberekenbaarheid],

abitualmente esuberante, vivace e irrequieta,

non ti fermi un attimo

carattere turbolento, instabile, impulsivo, disinvolto,

la vitalità che ti rende capace di gesti impetuosi

anche in una fitting room, tutta nel presente

tra spazio e movimento

testa dell’ocelotl[kop van jaguar]

come tiri su tu a strappo jeans e (-phi)

quel che fai tendere[spannen o strak zetten se non allungareuitstrekken] e spargere[bestrooien met],

supina spingarda[mortier]

spontanea a sprizzo[straal]

spudorata [ongegeneerd] e spruzzata

[dopo la spruzzata di ieri sera: na het regenbuitje]

spillatrice spiegata[nietmachine ontrold]

piegatrice del punzone[plisseermachine van (de) drevel]

snol zuiver, p. pura -o purosangue pur sang-,

pube punico [punisch schaamstreek]

protone del punzone prossima prosa propria

allo spillare[ aftappen] e spingere[duwen],

frullare e fungere[kloppen en fungeren als],

gratificare [bevredigen], e gestire[en leiden],

quasi mangiare[eten], manipolare[met de hand],

anche mingere[urineren]

e tirare [trekken/spannen]

testa del giaguaro tra Tizio e Vizio

[kop van jaguar tussen (een of andere) Vent en Ondeugd(of: Zonde)],

impudenza[schaamteloosheid]

e impudicizia[schaamteloosheid]

prepuzio e sfizio[voorhuid],tiri fuori financo

la zia Letizia[tante Vreugde] dalla scatola n.4

ocelotl vlaams  tra solstizio e sodalizio

tussen Brussel en Waterloo

 

18.1

Ma se fossi, anziché del Giaguaro, del…

cosìddetto Cervo, che fa[ Mazatl],

che ne faremmo di questa scatola numero 9,

la regaleremmo alla Carmen Russo

dei tempi del “Drive in”?

Ascolta: ti faccio le copie delle 2 tabelle,che

si trovano in quel mio petit book,

aggiungo, nella tabella 1, altri anni

in modo che tu possa individuare il gruppo

a cui appartiene l’anno in cui sei nata.

Una volta individuato il gruppo[daA a O],

consulta la Tabella 2, cercando il tuo

gruppo: in esso rintraccia il periodo

in cui cade il tuo giorno di nascita,

il simbolo indicato è il tuo segno azteco.

Lo fai, così se è Mazatl, tiriamo fuori

un’altra scatola?


Pensa se fosse l’
Aquila, che vola alta nei cieli,

il tuo segno[e di Milly Carlucci[4]],  che cazzo

di scatola di montaggio

si dovrà tirar fuori per [Quauhtli]?

(8.Contnua)

"Pensionante de' Saraceni"Lecce, luglio 1984


[1] Come lo intende Harry Mathews in Singular Pleasures, P.O.L. éditeur 1983. Allo stesso testo sono riconducibili alcune figure che doppiano Aurélia Steiner a Vancouver, a Perth, in altri luoghi del mondo, o sua madre a Cascais. Nella “langue dessous”, i piaceri singolari di Mathews, che, non dimentichiamolo, attengono a quella che abbiamo chiamato “masturbazione cinematografica” in contrapposizione alla “masturbazione teatrale” in cui il lettore colma l’astanza scenica con il suo esercizio fantasmatico (cfr. V.S. Gaudio, T.A.T., Semiologia dell’approccio tattile, © 1998) entrano qui nello scenario immaginario in cui dovrebbe essere Aurélia Steiner, il cui fantasma è giocato tra le esigenze della realtà geografica e i suoi derivati inconsci.

[2] Cfr. Oroscopo Azteco, Arnoldo Mondadori Editore: allegato a “Bolero” n.1933 del 17.05.1984.

[3] Cfr. Oggetti d’amore. Somatologia dell’immagine, Bootleg Scipioni, Viterbo 1998:


[4]
Che nei cosìddetti Oggetti d’amore. Somatologia dell’immagine, Bootleg Scipioni, Viterbo 1998 ha avuto, pur’essa, allora ventiseienne longilinea mesomorfa, un omaggio nella somatologia dell’immagine del poeta saraceno.