La sorpresa di vocabolario
ne I Promessi Sposi di Piero Chiara
Tra il socievole e la cortesia, così il progresso graduale di Lucia Castagna[i] si sviluppa per un’avventura che non è per niente favolosa, in un reale in cui i rapporti di classe sono al tempo stesso brutali e indiretti, secondo l’opposizione radicale fra sfruttatori e sfruttati passano nel romanzo come se incrociasse il passo con Balzac: allo stesso modo, come nel romanzo sociale, Chiara nutre i rapporti sociali nel loro luogo di origine,li riproduce ma con qualcosa, un supplemento, che avrebbe potuto essere una sorta di fuori-senso di crudezza ed è invece un supplemento di dissolutezza, che così come avviene in Sade fa da operatore di linguaggio:il supplemento è quella parte del linguaggio che riversa sull’enunciato ed è l’Altro, con questa crudezza ambigua
che svela la sessualità, che è nel bioritmo sanguigno, della protagonista, senza che accada nulla nell’ordine dell’impossibile o della sfrenatezza o dell’inverosimiglianza. Trasgredire il diritto coniugale non è alterare la naturalezza fenomenologica del ritaglio parentale, trasgredire la promessa consiste nel trasgredire la regola semantica, nel creare l’omonimia del sibaritismo: l’atto contro-natura si esaurisce in una parola contro-linguaggio, se considerate la preposizione come Brøndal[ii] è sempre dal lato asimmetrico-simmetrico dell’intransitività sia in italiano che in spagnolo, la promessa sposa non è niente di più di un campo lessicale, ma anche in questa ridotta significanza permette, realizza la pienezza della trasgressione massima; come dice Barthes:”trasgredire è nominare fuori della divisione del lessico(fondamento della società, allo stesso titolo della divisione delle classi)”[iii]. La promessa sposa ha un contenuto che la può definire:il legame affettivo, sociale, la riconoscenza, il rispetto. Il libertino lo ignora e della sua forma e della rete dei legami nominativi e combinatori se ne fa un baffo, anzi la riconosce per meglio eseguire la sua operazione sintattica. Lucia suscita l’ebbrezza e il gaudio di sorprese continue, come il libertino racconta di questo uomo che la importuna e del frate che la confessa e dell’innominato che la soccorre dilettandosi della dissolutezza con cui nomina la trasgressione, se è la linea della polisemia che viene non vista nel suo esagramma fisiognomico è questa stessa ambiguità sottaciuta che si rivela come una sorpresa di nominazione: tacendo sull’aver fottuto con Don Rodrigo, con Padre Cristoforo e di essere andata a letto con Visconti, questa scena sottaciuta arresterà l’ebbrezza e il gaudio delle posizioni adottate e del tipo di atto praticato, tanto che avendola ritrovata come contessa de Acuña con questa sorpresa di vocabolario e di conclusione si scoprirà che, se fu sodomizzata o usata come macchina del mullar[iv] per il suo davanti, il coniare, l’acuñismo, è stato realizzato. La concisione, il restringimento, la macchina di desiderio, c’è un fantasma di linguaggio e l’ acuñar o il cuño è il colpo deflagratorio dell’iscrizione, la dissolutezza, il suo linguaggio è battuto, l’orgasmo termina la storia e lo sviluppo dal graduale al verbale del suo piacere: da castagna a coño, l’ acuñar è il colpo deflagratorio dell’iscrizione del conyugal. Il matrimonio è fatto. El coño ha estado acuñado, vale a dire: la castaña ha llegado a ser una acuña.
V.S. Gaudio
[i] E’ così che si chiama la Lucia Mondella di Piero Chiara, I Promessi Sposi, Mondadori, Milano 1998.
[ii] Cfr. Viggo Brøndal, Teoria delle preposizioni, trad. it. Silva, Milano 1967.
[iii] Roland Barthes, Sade II, in: Idem, Sade, Fourier, Loyola, trad. it. Einaudi, Torino 1977: pag.125.
[iv] Per venire a capo del mullar, cfr. V.S.Gaudio, Aurélia Steiner2, © 2005, in particolare: Idem, Aurélia Steiner de Durrës; cfr. anche Idem, Shummulon vs Shumullar, La Stimmung-Shqip con Samuel Beckett, Rockaby, © 2005. Online questa Stimmung la si trova su “Il Cobold”.