2. Il poeta-Yuppie al 50% non inganna il
Lafcadio
Poi, capito che “il sogno umano
ha colori del più lucente inganno”[i] e che “lo spazio non è che
un orribile in fuori-in dentro”[ii], e appunto che
“Nella vastità del risveglio
innumerevoli sono
le stanze del mattino”[iii],
fu accantonata la pista
delle ombre, non solo quelle di L’espace
aux ombres di Henri Michaux ma anche quella delle Ombre disegnate di Pietro Civitareale.
Il poeta che, non
dimentichiamolo, curò un’antologia bilingue di poeti italiani del “desengaño”[iv], di gente che contempla
sempre il giardino delle meraviglie e del dolore, dell’immagine intensa e
dell’angoscia, del metafisico come circonvenzione dell’attualità, anche degli
archetipi, insomma degli ombreggiatori delle funzioni e degli ingannatori del
fenomeno, e che, essendo stato un dirigente di una società per azioni, fu fatto
fuori semplicemente perché non era uno Yuppie al cento per cento. Insomma, come
prova il test de “La Stampa”, prodotto dall’Accademia per l’Assassinio dei
Poeti come una delle Belle Arti, e che, qui riprodotto, reca le risposte del poeta-Yuppie al 50%, il Lafcadio, pur
apprezzando il senso pratico e l’industriosità del soggetto, pur rispettando il
tempo di esecuzione[v],
non poté che chiudere il componimento:
“Scaduto è il giorno
della giovinezza,
ma ci possiede
un desiderio quieto,
come l’acqua che si dondola
al fiato della luna”[vi].
68 punti, relaziona il Procuratore dell’Accademia, non sono
sufficienti a commutare una Esecuzione di tipo P nemmeno in una Esecuzione di tipo 1.
Fosse stato, il poeta,
uno Yuppie di almeno 80-85 punti, il Lafcadio avrebbe commutato l’Esecuzione,
sospendendola, ma, in tal caso, essendo la sua “visione del mondo (…) basata su
ciò che i sensi possono apprezzare”[vii], non avrebbe permesso
che la sua anima smarrisse il suo “essere-là”.
[i] Cfr. I di “A sud della luna” in: Pietro Civitareale,
Ombre disegnate, Orizzonti Meridionali, Cosenza 2001: “(…)A sera la luce
lacera/gli scabri muri delle case,/dove il sogno umano ha colori/del più
lucente inganno”: pag.25.
[ii] Gaston Bachelard, La poetica dello spazio, trad.it.
Dedalo Libri, Bari 1975: pag.239.
[iii] Sono i primi tre versi della VI di “A sud della luna”
in: P.C., op.cit.:pag.30.
[iv] Ovvero: Pietro Civitareale, La narración del desengaño, Olifante,
Zaragoza-Madrid 1984. Dei poeti antologizzati diamo il Tempo di Esecuzione e/o l’Arma
di prescrizione:
Manescalchi: Mitragliera multipla e P/s[=Esecuzione senza preavviso];
Bettarini: Atropina e P[=Esecuzione con Preavviso];
Berardinelli: Bomba all’idrogeno e P/s;
Genovese:Gas nervino;
Cucchi: Torre Mobile e A[=Priorità Assoluta];
Cavalli(Ennio): Corsesca;
Ruffilli, Lumelli: Pilo;
Viviani: Camera a gas e A[=Priorità Assoluta];
Conte(Giuseppe): Fucile a ripetizione e A[=P. Assoluta];
Angiuli: A[=Priorità Assoluta];
De Angelis: Mangano e P [=con preavviso];
Baldassarri: Zagaglia e P;
Scalise: Cheddite e A;
Spatola.
Manescalchi: Mitragliera multipla e P/s[=Esecuzione senza preavviso];
Bettarini: Atropina e P[=Esecuzione con Preavviso];
Berardinelli: Bomba all’idrogeno e P/s;
Genovese:Gas nervino;
Cucchi: Torre Mobile e A[=Priorità Assoluta];
Cavalli(Ennio): Corsesca;
Ruffilli, Lumelli: Pilo;
Viviani: Camera a gas e A[=Priorità Assoluta];
Conte(Giuseppe): Fucile a ripetizione e A[=P. Assoluta];
Angiuli: A[=Priorità Assoluta];
De Angelis: Mangano e P [=con preavviso];
Baldassarri: Zagaglia e P;
Scalise: Cheddite e A;
Spatola.
Il
P.M., avendo atteso inutilmente che i Colleghi spagnoli di Zaragoza e Madrid
gli facessero avere l’introducción
y las notas del Civitareale, acquisì agli atti “La narrazione del disinganno”,
annotazioni sulla poesia italiana d’oggi, da “Cronorama” nn.32-33, Ragusa
giugno-dicembre 1983, sottolineando con evidenziatore questo passo:
“Segni
di un certo mutamento sono riconoscibili nello statuto sociale e nel
comportamento del poeta odierno, il quale, da uomo prevalentemente
individualista, romantico e solitario, sta diventando protagonista di un
rapporto nuovo con la società, per il modo con cui comunica, diffonde e quasi
impone la sua presenza; ma si ha l’impressione che questo atteggiamento faccia
parte, per ora, più di un cerimoniale, di un rito propiziatorio, che della
necessità di rispondere ad una più complessa e radicale funzione sociale”:
pag.58.
Annotando
sotto: verificare chi è questo uomo, individualista, romantico e solitario e
chi è il protagonista del nuovo rapporto con la società. Considerare la
possibilità di una perizia di un semiologo di Bologna, esperto in prossemica,
antropologia culturale e discipline della comunicazione: Mizzau, Magli, Eco,
Mauro Wolf? O farne un Collegio Perito? Escùtere Rita Baldassarri che ha
affermato che “il poeta occulta la realtà perché ha nostalgia di un
presente-occasione perduta”[cfr.”Il
critico analizza(…) le ragioni del desengaño
che si manifesta(…)come un modo del poeta di narrarsi occultando la realtà,
come nostakgia di un presente-occasione perduta”: Il Pensionante de’ Saraceni
nn.4/5, Maglie(Lecce) luglio-ottobre 1985: pag.203. In verità uno dei Colleghi
Interpellati rispose con esta letra hispánica:
“El
Caballero OLIFANTE hijo de Tomé González
y de Antona Pérez naciò dentro del río
Tormes, por la cual causa tomé el sobrenombre; y fue desta manera: el padre,
que Dios perdone, tenía cargo de proveer una molienda de una aceña que está
ribera de aquel río, en la cual fue molinero mas de quince años; y estando su madre una noche en la aceña, preñada de
Olifante, tomóle el parto y pariò allì. De manera que con verdad Olifante
puede decir nascido en el río. Hasta el día de hoy nunca nadie nos oyò sobre el caso. En verdad, no supe máa lo que Dios dél hizo ni curé de lo saber. De lo que de aquì adelante me
suscediere, avisaré a V.S. Se declara por fin quel el Caballero mismo no toca
el cuerno de Llamada de los antiguos caballeros, denominado Olifante, y no
toca ni siquiera el cuerno d’Orlando”
Il
P.M., manco a dirlo, ordinò, per tradurre esta letra,la Consulenza di
Civitareale, dimenticando che stava indagando sul suo assassinio. Fu, per
questo, che la parola │Lázaro│ gli fece venire in mente, per el río Tormes, il Lazarillo de Tormes? E capì che con tale
mistificacción il P.M. hispanico creaba una alusión constituía
en el paralelo con la narración del desengaño.
[v] Cfr.Tavola
dell’Arma e del Tempo di Esecuzione: P=Esecuzione
con Preavviso.
[vi] E’ l’ultima strofa della VI di “Immagini di immagini”
in: P.C., op.cit.: pag.60.