La verità generale e la tassa della salute 👽


Io ricordo sempre Wuhan nel mese di marzo
Il decreto del Conte e la figurella di Padre Pio in primaTv
La ruota del LunaPark di Segrate

Il Wu-shi: un modo per ostacolare la voglia di interpretare, cioè per “dissertare seriamente del senso delle cose”. Esempio: aggiunse Barthes: un monaco domandò un giorno a Feng Hsüeh: “Quando la parola e il silenzio sono entrambi inammissibili, come si può non cadere nell’errore?”(1) E scrive ancora Barthes che il maestro rispose con due versi:
Io ricordo sempre Kiangsu nel mese di marzo
Il grido della pernice, la massa di fiori fragranti
(Alan W.Watts, La via dello zen)

La verità generale
I miei tre versi,trascritti sopra,  come se ne fossero una sorta di Stimmung, rinviano anch’essi al Wu-shi, alla naturalità, la mancanza di interpretabilità è piuttosto un terzo giro di vite inflitto al linguaggio. Il Wu-shi, che è il superamento della metafora, da lì disse Barthes si accede alla differenza: cogliere in ogni cosa ciò che differenzia ciascuna dall’altra. Il virus di Wuhan, ad esempio, e il virus di Codogno o di Vo’ o di Milano: e qui, alla maniera di Bashô: Voi potrete guardare invano tutte le cose, niente assomiglierà alla ruota del Luna Park di Segrate. Cosa possiamo ridurre? E non c’è una verità generale.
I due acconti e il saldo per la tassa salute 94

versati all'amministrazione P.T. cassa esattore

della regione Calabria: 802+546+614=1962;

cfr. dichiarazione redditi 740/94 consegnata

al Centro Servizi Imposte di Salerno

Un’altra volta, forse la prossima, penserò a quando, nel mese di marzo, come il Barone di Münchhausen(2), affrontammo una palude che a prima vista non ci era parsa tanto larga come quando fummo a metà del salto. Perciò, librandoci in aria, invertimmo la direzione verso il punto da cui eravamo venuti, ad esempio dal Pantano di Villapiana, per prendere una rincorsa più lunga, tanto non c’è nemmeno un cane abbandonato sul ciglio dell’ex strada statale 106, e nemmeno quelli che, liberi, abbaiano contro il poeta appena apre la porta di casa, attraversano tutto il terreno a fronte e, niente, il poeta sta per fare il salto lungo, e invece, oops, deve tirarsi indietro, non solo per quei cani. Ciononostante anche il nostro secondo salto fu troppo breve, e magari è finito il mese, e cademmo tutti dentro fino al collo nel fango. Senza fallo, adesso che cazzo facciamo? Vi saremmo dovuti morire? Via: senza fallo, e chi mai potrebbe più averlo in questa cattività eterna che è venuta da Wuhan e magari da Wuhan era che veniva il cinese del cosiddetto emporio qui nello spiazzo dove c’è la centralina degli attacchi impossibili alla cosiddetta fibra di quel WindTre l’estate scorsa, un po’ prima di settembre, vi saremmo dovuti morire se la forza del nostro braccio, non solo calabro e nemmeno ombrone,grazie a Dio o al Vaticano stesso,  afferrandoci per il codino, o quei pochi capelli che ci restano insieme ai peli sullo stomaco che da lustri ci son venuti su per via della tassa della
tassa della salute per v.s.gaudio
salute, istituita, manco a farlo apposta, da un cosiddetto autoreferente “ombrone”, e  pagata trentenni alla Regione assoluta
della Mamma Santissima della Pietra e della Croce e l’aspirina, per il mal di testa, finché ha funzionato, me la compravo da Pucci o Calvosa, allora: torniamo a dorso di ciuccio: stiamo lì nella melma, e, afferrandoci per il codino anzidetto, saremmo dovuti senza fallo morire, se il nostro braccio non ci avesse estratti dalla melma assieme…al cavallo, o il ciuccio, come gli ombroni, che stringevamo forte tra le ginocchia? O assieme alla figurella di Padre Pio, da portare da quello di “Porta a Porta” in tv a mostrare al popolo incredulo, non solo della Puglia e della Calabria, e di Amantea o di Dipignano e di Albidona, la nostra sacrosanta autoreferenza?  


(1)Cfr. Roland Barthes, TILT, Incontro del 24 febbraio 1979, in: R.B. La preparazione del romanzo,Corsi e seminari al Collège de France 1978_1980) vol. 1, Editions du Seuil 2013.
(2) Cfr. Paul Watzlawick, 10.Il codino di Münchhausen e la scala di Wittgenstein, in: P.W.Il codino del Barone di Münchhasen, trad.it, Feltrinelli Milano 1989.