Stratagemmi della Coppa confusa ⚽


Coppa Italia & Coca-Cola
Coppa Italia & Coca-Cola

E’ fatta, l’abbiamo vista tutti: in tre partite: tre pareggi, sarebbero un nulla di fatto: “è la poetica del vuoto che sta tra interno, intimità e abitabilità: detto qui tra noi, tra Heimlich e domicilio e ritorno del calcio in tv, tutto è come presente nella nullità, e non nella contingenza.”  E alla fine della finale, che per tutto il secondo tempo non ho più visto né intravisto, ho chiesto al mio nipotino tifoso della Juventus dove fosse finito “Il giocatore che è l’autoreferenza dell’individuazione, l’individuo più addentro al sistema contro il sistema: il cosiddetto campione, la cima del particolare”…E lui(ci vuole a volte molto linguaggio per rendere conto di una forza di divisione o di divisibilità, se così si può dire): "è che non ha fatto in tempo a tirare il suo calcio di rigore", lui, quello della mirabolante precisione:
primo rigore, dopo la sosta infinita nel virus di Wuhan, e : palo, che devi avere una mira infallibile per prenderlo al primo colpo, mica come andare in rete con tutto quello spazio della porta!
Era finita 0 a 0 e mia nonna che aveva sbagliato a ingrandire il giardino, e allora ecco l’aggiunta dei rigori, affinché il fenomeno primordiale centrasse l’ennesimo palo?
Ci pensate?
Fa palo all’ultimo rigore e vale tre reti, e la mirabolante squadra del bel calcio allenata dal mister che, guarda te un po’, era l’ex mister della squadra che adesso, senza il suo bel calcio, si portava a casa la coppa Italia in tre giorni, un goal e due pareggi, notevole, strabiliante, le proporzioni del tempo e dell'essere, e anche dell'esserci, se c'è qualcosa che vi rimane, sono completamente sconvolte dall'intensità delle sensazioni e delle idee, si direbbe che vivono molte vite umane nello spazio di cinque rigori, il tempo di una pizza!
calcio in tv e virus di Wuhan
Il calcio in tv, specialmente nella tv di stato, di questo stato post virus di Wuhan, è qualcosa che sta tra il vuoto, l’autoreferenza degli allenatori ex allenatori di un’altra squadra, e anche dei calciatori che si vede che hanno una mira infallibile a prendere sempre la squadra che l’anno prima aveva vinto lo scudetto però il capocannoniere lo fu uno, sempre di Napoli e dintorni, che giocava in una squadra che stava per andare in serie B.
Il palo, ieri sera, però, l’ha preso Insigne, mira infallibile sì ma non al primo colpo, quello della vivacità spostata.
E avete visto come applaudiva il pubblico?
E non pioveva nemmeno, e quindi la nonna🌂 niente passeggiatasotto la pioggia
E pensare che s’era portato l’ombrello🌂, che i napoletani delle tre bisacce che abitavano di fronte avevano rubato al nipote nel secolo scorso entrandogli addirittura 🔑 in casa…
A pareggi fatti, questa risoluzione virtuale della fase finale della Coppa Italia per la tv di stato l’ha vinta la “Coca-Cola[®], quella delle bollicine,per come lampeggiava sul pubblico che manco in Corea l'avevano così sublimato, fa pensare che non poteva essere altrimenti: dalle parti dell’ex allenatore della squadra che è uscita in semifinale, e che adesso allena la squadra dei tre pareggi e 4 rigori per la coppa, c’era un cognome e quindi una stirpe di cosiddetti “gazzusari” che, tanto per dire, tolto il chinotto, la gazzosa[ℊ☡] non era la nostra “Coca-Cola”[®] chiara?
La prossima, la giochiamo alla Nintendo Switch: io vs [Orlando], il mio nipotino, che fa(ceva) tanto [Dybala] -che dentro “Fifa” alla Switch devi vederlo!- e l’estate scorsa ha fatto[Orlando, non Paulino] l’accademia calcio sotto l’egida del Parma?
Stratagemmi della coppa confusa
O, sempre nell’ambito degli stratagemmi della guerra confusa, che ne dite del “fulmine in mezzo al lago”? [l’esagramma 17: “seguire”, che contiene l’idea che il giovane “sprovveduto”, quindi anche il calciatore, segua spontaneamente l’uomo superiore, anche il cosiddetto primo ministro così santificato] 
Una confusione improvvisa induce i “pesci”, deboli e privi di guida, chiusi nel fondo del mare col [plexiglas], e non è vero che non si possa dire anche [plexiglass], a seguire il più forte senza alcuna resistenza, facendosi così prendere. 
Insomma: dal [virus di Wuhan] all’[acqua del pantano] per pigliarci come pesci.
Ma anche legarsi ai distanti[è l’esagramma 38, “opposizione”➟ lontano non si può attaccare…], per via di questa bubbola che è internet, per attaccare i vicini, che so?
Chi ha più follower è più influencer e tira più rigori e prende più pali, e il pubblico a casa, a pizza, sushi e peperoni ripieni, e Coca-Cola, naturaliter,  che twitta come follower del [primo ministro con la figurella di Padre Pio] e paga💲 l’abbonamento e la giostra della Tv di Stato all’[agenzia delle entrate di Torino] e 💲la luce💡 a Potenza, se no come fa a vedere, estasiato e affranto, quel cosiddetto pubblico virtuale, così fatto ieri sera sui cosiddetti spalti, che la “Fifa” Nintendo Switch sai dove se lo mette?!
Instantphoto 17 giugno 2020 ore 18.09

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patareportage di Vuesse Gaudio