L’ABBÉNZÙVË ✒
[Eleonora Charont], ad un certo punto, forse più come [Simone Dauffe], poteva essere qualcosa come [Éponine], e come lei richiamava l’armonica, e stando a quello che postava nel suo account ⇢[Google+] da youtube, canzoni patetiche, e scrive Georges Bataille: “l’armonica, ma la povertà delle balere, o del music-hall in cui cantava(mescolata a modelle nude), mi pareva derisoria nei confronti di un trionfo così certo. Una chiesa intera avrebbe dovuto rintronare d’un clamore d’organo e delle grida acute del coro perché la gloria che la sosteneva fosse degnamente celebrata. Io ridevo alla canzone in cui mi era piaciuto sentirla – canzone che faceva, su un’aria idiota:
Lei ha
un carattere d’or
Eleanor” (1)
Così fu per questo che Simone, da ⇢”L’Abbé C.” , tra chiesa e Gaz(2), più per l’organo che per l’armonica, si fece [Eleonora Charont]: come [Éponine], dentro questa idiozia delle canzonette che postava, e il clamore di un Te deum! Un giorno, nell’acclamazione infinita della sua malizia, forse uscendo da un sogno in cui era rimasta invischiata e stordita e sostanzialmente "ingazata" e il vento non le aveva sollevato il mantello che Éponine non aveva potuto tenere chiuso nel momento in cui era stata vinta dal riso, ma accanto alla finestra di culo al poeta-visionatore dell’[Énzuve], il suo abate del Gaz, l’[Abbénzùve], si somatizzò nel ⇢carattere d’or di Eleonor, cosicchè potesse alzare il capo ogni qualvolta ne avesse voglia lui solo davanti al suo didietro anche chiuso nei jeans, nei leggings o nella calzamaglia di Wolford(3).
Come ⇢Éponine, questa era la vergogna del villaggio, tanto che la madre ⇢madame Hanusse:”La cagna, s’è ubriacata ed è uscita nuda sotto il mantello!”, ⇢Eleonora Charont(che ha la luna nel segno della cagna) indietreggia verso la balaustra, all’insaputa della madre, e dentro quella calzamaglia sfugge anche al controllo del fratello; e come Éponine richiamava l’armonica e la 35,la “sentinella” (4)
(2) Come Éponine, che fu presa dal panico in chiesa, Simone-Eleonora fu muta e immobile, nella ressa alla fine di una messa solenne,quasi nel quarto d’ora di Lucrezia Borgia a Cesena, immonda e patafisica nel gaudio dell’[Abbénzuve] della 35 in pubblico, all’insaputa non solo della madre e del fratello e del padre,e del monaco stesso del Ghb.
(3)Il [“surrectum”]della sua taglia, della sua luna, così patafisico per l’[Abbénzùve].
(4)(…)qui, come nella foto, di culo appoggiata allo stipite della porta, faccio che stiamo facendo la [35]sentinella, ancora lo stesso, che si può fare(…)⇢Gli scatti poetici di Eleonora Charont che era andata a Cz, ⇢uh magazine, 2020/11