Giovanni Fontana IL CORPO DENSO ✏dedica a Vuesse Gaudio |
Giovanni Fontana IL CORPO DENSO Campanotto editore, Udine 2021 quarta |
Giovanni Fontana IL CORPO DENSO Campanotto editore, Udine 2021 [Poesia 130 Collana di Poesia già fondata da Lucio Klobas diretta dalla rivista Zeta] 16x23; pp.194 euro 18,00
✏Il potere tattile della poesia concreta di Giovanni Fontana
(…)
2. Giovanni Fontana è sempre nel
gesto del Voler-Scrivere; o, dai,
diciamolo: nella prossemica della voce?
Sia quel gesto che la voce, sono sempre lungo il meridiano della pulsione, il desiderio:
insomma, si
tratta del fantasma di scrittura.
Barthes stesso faceva conto del fantasma
di poema, fantasma di romanzo e
poi ammise che il fantasma doveva
essere sottomesso a una tipologia molto grossolana, finché, detto tra noi,
possa essere codificato come fantasma
sessuale.
Allora
facciamone un altro di fantasma:
sempre di scrittura, ma: fantasma di
poesia concreta o visiva.
Si può , con
esso, conciliare la distanza tra l’enunciazione di scrittura e la prossimità,
cade giù lungo l’asse, quel meridiano, oppure ritorna su, e noi dobbiamo avere
il naso incollato alla pagina, e lui, l’autore anche, come se tirasse su e giù,
nelle sue dimensioni affettive, il presente.
Si può provare
a disegnare, tratteggiare, questo fantasma
lungo quell’asse virtuale dell’haiku,
5-7-5, la posizione allora è 17, e, di solito, penso che ci vogliano
tre giorni per farsi una poesia concreta
fino a farla andare in tilt al tuo
meridiano: che cavolo, e poi: provocare gli dei? O perdere la faccia? E stare a
guardare Diana che si fa il bagno nel nageur dell’altro anno della Maison
Lejaby?
Mi viene da
ridere: Roland Barthes disse: la ricerca del fantasma è già un racconto;
e noi: la
ricerca del fantasma è già una poesia visiva.
2.1 E ci fa una
poesia concreta.
Dall’altro
lato: di qua, questo fantasma di
scrittura;
di là, nella
pagina a destra: niente, la foudre, calligrafica.
Tra posizione
e idea, personalmente stando così la
foudre si è nell’estetica.
Poi: si potrà
contare quante sillabe vengono meno,
e quindi si
viene prima, che si raggiunga l’asse virtuale delle 17:
tra niente e
il neutro, il vuoto,
l’alzata e la
calata,
l’etica del
crepuscolo e il godimento.
Secondo il
desiderio dell’autore, la forma cosiffatta fa toccare la verità;
sarebbe il
potere tattile della forma,
il potere
tattile dalla poesia concreta non può
che essere al quadrato:
dentro c’è per
quanto ne possa contenere quell’indicatore globale che Moles chiamò “iconicità”. (...) ⇢ da V.S.Gaudio✏La forma breve, il metodo di parola, l’Album, la velocità della mano e il fantasma di poesia visiva ⁞Uh Magazine 2019/12
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