∑ Sigmapost35 Lo spirito aspro del Dasein☦
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Il [Berg], l’ablativo di abbondanza e l’accusativo esclamativo [♂⍎♇] ✒[Ō Ŏpŭlentam Porcam!]⇢[ Oh, che doviziosa Troia !]
ablativo di abbondanza |
[Plenus sum expectatione](Cicerone,Att.,III,14,1) : [sono pieno di attesa ; sono colmo di desiderio], è l’⇢ablativo di abbondanza, retto dagli schemi verbali ⇢affluo, abundo, redundo, floreo e dagli epiteti ⇢ferax, fecundus, fertilis, dives, frequens, opulentus, gravis, satur. Saturo del [Berg] per la fille de mon peuple, tanto che ⇢Humanissima completur animus voluptate(Cic.,Acad.,II, 127), ⇢l’animus è riempito di umanissimo seme genitale.
accusativo esclamativo |
[☼]Sole al meridiano, mezzopunto radicale della voluptas della fille de mon peuple, e [☽]Luna all’ascendente giusto à quinze sous sulla sua [⚸]Lilith e il mezzopunto [☿♇]Mercurio/Plutone del poeta-visionatore:⇢ ⅊-demone meridiano allora, finalmente attua la [scena fantasmatica] che è nel [Berg] del poeta-visionatore: si imbraca, si [inzunza], o [enz-enza], e nella [finestra del visionatore] lentamente, e indietreggiando, come l’Aurélia Steiner di Durazzo, prapë se prapë(dietro che va indietro), fa i tre minuti del prapëse(che è “sta tornando” essendo prima venuta), indietro(prapa),marcia indietro piano pianissimo,prapa che se prapë, che è la [pulsione del farsi vedere], in cui l’[accusativo esclamativo] redundat, ridonda, trabocca, gronda , proviene in abbondanza, si riversa: senza che ci sia uno schema verbale espresso, l’accusativo si presenta, alla finestra del poeta, seduta come se fosse nella “misteriosa”, la 33, indietreggia verso ovest, e il poeta guarda dalla finestra che così è a nord, e, come il suo animus nell’ablativo di abbondanza, così la fille de mon peuple che s’innalza al meridiano[i] del suo e del Berg del poeta, con l’interiezione: ⇢O, ah, heu, pro:
O Opulentam Porcam! |
[O, magnam porcam! Oh, Porca immensa!]E anche: [Magnifica porca!]; [Che porca maestosa!] Si è imbraghellata nei [ginz][ii] per [Z’Unz], o [Z’Enz], se non [Z’Anzù][iii]! Che l’[Enzuvë] redundet!⇢[Pro ŏpŭlentam porcam]⇢ per la maestosa(opulenta) troia!Venuta a compiere l’[accusativo esclamativo] del Berg [⇢
tùrrtùrr=nkull'nkull... |
⇢Humanissima completur animusqueanima voluptate: ⇢l’animus e l’anima trabocchino dell’umanissimo seme genitale[=Humanissimo Enzuve].Che, in Aurélia Steiner de Durrës, è anche come il mezzopunto radicale Marte/Urano/Sole/Plutone della fille de mon peuple(gentis meae filia), è il mezzopunto tra [pulsione del farsi bagnare](che ha in sé anche il ⇢perfundi o ⇢conspergi, l’⇢inzupparsi)[v] e del [farsi pisciare](che è nello schema deponente del famoso ⇢deposito sotto la finestra di Éponine in L’Abbé C. di Bataille[vi]). Che, nel nostro ablativo di abbondanza, se questo viene compiuto o messo in scena il 21, la traccia(della pulsione uretrale) è stata fatta nella notte a mezzo del 20 e 21.
[ii][Ginz-hic] o [Ginz-huc],se non: [cenzhic] , [cenzhuc], il berg del suo ⇢perfundi infinito. Nei pantaloni rosa, come l’⇢Aurélia di Lisboa, leggi ⇢La Beckettiana sur le con à 25, Uh magazine,20121/04.
[iii] Qualche esempio qui in Uh Magazine, 21/04.
[(në)kullojmë 34
[iv] Equivarrebbe a “torre torre”, e quindi
nella lingua, anche nel dialetto di Steiner de Durrës, verrebbe fuori, a mo’di
Berg gombrowicziano, ⇢[“kullëkullë”];
se ⇢“tùrrtùrr” è in
uso come ⇢[‘ntùrr’ntùrr],
in shqip avremmo:⇢[
nëkullënëkullë](la ë è semimuta, quindi pr. ⇢‘nkùll’nkūll.
Se nell’interazione fantasmatica si tira fuori lo schema verbale, avremmo,come
prima persona plurale del presente ⇢[tùrrjàmë]⇢ [(në)kullojmë]…nella 34…sarebbe nella
cosìddetta ⇢tridhjetë
e katër. Il “Tùrrtùrr” come schema verbale simile a ⇢“kulloj”, che, nel ns caso, è ⇢“tùrrjàre” o ⇢“’ntùrrijàre”, implicherebbe il ⇢”kulloj” albanese, e quindi,era implicito
per la [pulsione del farsi bagnare], ⇢“filtrare”, ⇢“colare”…l’⇢Humanissimo
Enzuvë!
[v] Cfr. lo schema del [farsi bagnare] in :V.S.Gaudio, Aurélia Steiner de Durrës, I libri di Uh Magazine2018, in part.pag.76,77:⇢”Il farsi bagnare che pungola l’ammirativo piuccheperfetto(qenkësha hapur) è la goccia, pikë, il punto per essere aperta di nuovo, për t’u hapur përsërì, da cui, quando il fantasma albeggia, spunta l’ottativo presente, u hapsha, “che io sia aperta”, “che io mi apra”; allora Aurélia “va”, hap, viene, vjen, attorno, përreth, e fa l’ammirativo presente u hap kam, “ecco che io mi apro;(…)Aurélia questo si sta facendo per farsi bagnare e lo dice: U(në) lëviz me xhins, “io mi muovo con i jeans”. Aurélia Gurgur, e pikë-lëviz-xhins, “la goccia del muoversi in jeans”; kjo shqiptarë fajkonnar!”, “’sta shqiptara fricata”: Ajo te Shumë-Shalë:”quella della Sella Αssoluta”!
[vi] Georges Bataille, L’Abbé C., Les Éditions de Minuit, Paris 1950 : « Fuori, nella luce dell’alba, ai miei piedi, davanti alla casa, sotto la finestra di Éponine, trovai una lordura.”(dal capitolo ⇢14.La lordura)
L'OpEx... |